Nuovo GS2001 L'Argine Vs Basket Sovizzo

Argine bella e concreta: battuto anche Sovizzo!

Ritorna il basket al Palabaracca per la prima delle ultime tre partite, tutte a domicilio, che separano l’Argine dalla chiusura della stagione regolare. Ospiti di giornata il basket Sovizzo, guidato dalla vecchia volpe Cattin, che, a dispetto dell’attuale penultimo posto in classifica, è avversario ostico e sempre particolarmente duro da affrontare.
A suffragio di codesta tesi, non è da tutti potersi permettere il lusso di avere nel proprio roster nomi del calibro di Dalla Chiara, Fracaro e Nardi e, suona quasi retorico, affermare che molti coach, anche di categorie superiori alla Prima Divisione, farebbero carte false per poter schierare giocatori così.
Nei minuti appena precedenti la partita, come di consueto, il pubblico dei Ferrovieri si assiepa sulle spaziose tribune del Baracca, pronto a sostenere i propri beniamini.
Meridio e Donà partono con Capitan Passarin a guidare il quintetto completato da Bernardotto, Cunico, Santacroce e Saiani. Di contro, Cattin risponde con i sopracitati tre tenori ai quali affianca il veterano Ghiotto e Super Pippo Miele.
Tutti gli elementi per una bella pallacanestro ci sono e il botta risposta iniziale è subito frizzante: movimento spalle a canestro di Saiani per sbloccare il punteggio, uno due firmato Teo Dalla Chiara – Mitch Nardi per il sorpasso e pronto controsorpasso Green con Tech Bernardotto da tre.
I ritmi sono alti, ma non abbastanza per Meridio che non si accontenta e inserisce Fede Secco e Dave Stefani per aumentare gli hertz del gioco. Il Sovizzo, tuttavia, non ne vuole sapere di far scappare l’Argine, e il meno 4 con cui chiude il primo quarto (19-15 Argine) ne è la testimonianza più diretta.
Ale Fracaro ha una mano più delicata dello Chante Clair sul cashmere e i suoi tiri dal mid range sono piuttosto letali. Dalla Chiara è ovunque, Nardi un totem di rara prestanza.
Dall’altra parte le rotazioni danno continua linfa rinnovata ai biancoverdi: dentro in successione il solido Marchetto, il ballerino De Marchi, Cesc Piazzetta e il Profeta Milanello.
Responsabilità anche alla fiamma d’Alghero Cambilargiu, che diventa l’ombra di Dalla Chiara e con il suo classico “Catch ‘n Pit” dall’angolo, scrive il massimo vantaggio Argine all’intervallo (39-25).
La concentrazione predicata da Meridio e Donà negli spogliatoi, viene subito messa in campo dai ragazzi dei Ferrovieri, i quali recuperano palloni a raffica grazie ad un press asfissiante spesso convertito in facili appoggi da sotto.
Il divario tra le due squadre si amplia costantemente, nonostante Fracaro, l’ultimo a mollare degli ospiti, continui a bucare la retina con i suoi celeberrimi jumper dalla media. Conclusioni poetiche che non possono far altro che ispirare il Vate Bernardotto, il quale, penna e calamaio alla mano, compone un trattatello “in laude” alla perfezione delle proprie statistiche: 5 su 5 da tre che sommato ad un 1/1 dal campo decretano il 100% al tiro e titolo di MVP del match già assodato ad inizio quarto quarto.
Addirittura standing ovation ad egli concessa da Roby Meridio, che ruota tutti i propri effettivi negli ultimi dieci minuti di gara, la quale si conclude con una altisonante 82 a 55 a favore Green.
Un’ottima Argine, capace finalmente di aggiudicarsi la partita evitando di concedere la possibilità agli avversari di rientrare più volte nel match, situazione ormai troppo spesso palesatasi durante questa stagione.
I colpi di scena, inoltre, saranno all’ordine del giorno la prossima settimana: il calendario prevede la disputa di ben due Big Match da brividi al Palabaracca.
Lunedì 14/03 arriva la capolista Spartans di Altavilla (in quartiere si respira già aria di Derby), infine mercoledì 16/03, a conclusione della Regular Season, la contender sarà la temibilissima Fulgor di Thiene, per due serate che si preannunciano al cardiopalma.
Forza Argine!