Virtus Mansuè Vs Nuovo GS2001 L'Argine

ALL'ARGINE non riesce il colpo esterno: ora ultimo appello in un altro turno di Play Out!!

Game, set and match!!
Al termine di un’altra sfida conclusa al supplementare (69 a 68), Mansuè si aggiudica anche gara 2 del primo turno Play Out e stacca il ticket per partecipare al campionato di SERIE D 2017/18, costringendo L’ARGINE ad aggrapparsi all’ultimo treno salvezza che passerà attraverso il secondo (e decisivo) round di Play Out.
Partita per cuori forti quella vista al Palasport trevigiano, nella quale i giovanissimi padroni di casa, dopo aver tenuto il pallino del gioco in mano per 37 minuti, rischiano di sciupare tutto nel finale regalando a Saiani e soci una serie di tiri liberi e l’opportunità di giocarsi la salvezza a Vicenza.
I biancoverdi però, da veri gentiluomini, rispediscono al mittente il cadeau offerto dal Mansuè, sbagliando con Zaccaria a 8 decimi dal gong il tiro libero della vittoria e, nell’ extra time, scialaquando da sotto il ferro un facile appoggio che Demetrio Ruda non riesce a trasformare nei 2 punti del +1.
Ma sarebbe ingiusto addossare sulle spalle di Zac e Deme il peso di questo ko, anche perchè i due green , con la consueta generosità, hanno messo sul parquet tutte le loro energie fisiche e mentali per contribuire alla vittoria della loro squadra.
Piuttosto, i ragazzi dei Ferrovieri, dovrebbero riflettere su un inizio di gara soft, inizio che solo gli spavaldi ragazzotti del Mansuè hanno saputo interpretare come uno spareggio di Play Out, aggredendo gli avversari in ogni angolo del campo e togliendo ossigeno alle bocche da fuoco rivali.
Dall’avvio sprint dei padroni di casa ne è scaturito un 21 a 9 alla fine dei primi 10 minuti di gara che ha costretto L’ARGINE a spendere moltissime energie per ricucire lo strappo ed andare al riposo lungo sul -1 (33 a 32).
Stessa copione nei successivi due periodi, con Mansuè che parte alla carica sciorinando un gioco molto dinamico sia contro la uomo che contro la zona dell’ARGINE, e leggendo alla perfezione i mismatch offerti dai cambi difensivi per punire i ragazzi in canotta verde con dei comodi canestri da sotto le plance.
Il merito della squadra di Malfatti e Dalle Molle è quello di non disunirsi e di continuare a credere nel match anche quando il tabellone segnapunti segnala che mancano solo 3 minuti alla sirena e Mansuè pare essere scappata via definitivamente con un +10 che assomiglia ad una sentenza.
Ma una tripla di Rigodanza regala un po’ di speranza ai vicentini, che arrivano subito al -4 grazie ad un canestro e fallo trasformato alla perfezione da Ruda e che fa traballare di molto le sicurezze fino ad ora acquisite dagli imberbi avversari.
Ma il vero patatrac i trevigiani lo combinano smanacciando il braccio di Statua e regalando 3 liberi che la guardia berica trasforma con freddezza portando i suoi sul -1, gap che Rigodanza annulla con un 1 su 2 dalla linea della carità su un altro fallo scriteriato dei padroni di casa che spintonano la guardia green nella propria metà campo.
Sul ribaltamento Mansuè guadagna due liberi che trasforma a metà (-1 ARGINE) e, quindi, all’ultimo respiro (8 decimi dalla fine) Zaccaria va ancora in lunetta con la palla che vale l’intero match: buono il primo ma il secondo gira beffardo sul ferro costringendo così il pubblico presente a rischiare le coronarie per altri 5 interminabili minuti.
L’over time, a differenza di gara 1, è stavolta equilibrato con Mansuè che si porta a pochi secondi dal termine sul + 1 con due liberi di Schiocchetto e L’ARGINE che, dopo una azione ben congegnata, libera Ruda sotto canestro ma, come già scritto, a festeggiare sono i bravi padroni di casa con tanto di taglio della chioma al malcapitato prescelto.
Ora L’ARGINE deve assolutamente resettare la mente e ricaricaricare le batterie in vista delle due (o tre) sfide decisive. Martedi, dopo gara 3 tra Este e Riviera, si saprà con chi i green si giocheranno la permanenza in SERIE D.