Nuovo GS2001 L'Argine Vs Concordia Schio

Schio gela il PalaBaracca. All'ARGINE ora serve l'impresa!!

A fine partita il presidente dell’ARGINE Frigo scuote la testa sconsolato.
Aggirandosi tra i tantissimi sostenitori biancoverdi che, delusi ma non rassegnati, stanno abbandonando il PalaBaracca, il massimo dirigente biancoverde continua a ripetere come un mantra che il 3 su 24 ai liberi pesa come un macigno sull’esito di gara uno che Schio si è appena aggiudicato con il risultato di 64 a 57.
Probabilmente, sulla prima sfida vicentina per l’accesso alla D regionale, si possono trovare letture più “sofisticate” di quella proposta da Frigo ma l’analisi a caldo del presidente evidenzia senza ombra di dubbio come la maggior esperienza degli scledensi allenati da Pavanello sia stata determinante sull’esito della gara.
Dopo una fase di studio durata 10 minuti (15 a 16), la partita inizia a prendere quota grazie alla rinomata difesa dei ragazzi di Cecchin e Zaccaria , che concede nel secondo periodo la miseria di 6 punti agli avversari.
A questo punto del match l’unica nota stonata è l’inusuale inconsistenza realizzativa del ’97 Andrea Zaccaria il quale, probabilmente, accusa più degli altri l’importanza del match e la pressione del calorosissimo pubblico assiepato fino ai bordi del campo.
Sono comunque Ruda e Rigodanza dall’arco e Bedin dentro il rettangolo d’area a portare punti a referto per i “green”, e a segnare il + 7 ARGINE con cui le due squadre vanno al riposo lungo (29 a 22).
Ma alla ripresa del gioco Schio pesca dal mazzo l’hombre del partido , al secolo Emanuele Pederzolli, il quale inizia il suo strabiliante show balistico realizzando in avvio di terzo periodo le tre triple consecutive che spostano bruscamente l’inerzia del match in mano scledense.
Partita segnata? Macchè!
Il buzzer beat con cui Conte riduce lo svantaggio della terza frazione (40 a 44), restituisce energia alla truppa biancoverde, che inizia l’ultimo periodo con il missile numero quattro di Ruda che vale il -1 ARGINE.
Ma gli ospiti, che oramai hanno annusato la possibilità di fare il colpaccio ai Ferrovieri, non ci stanno e, grazie alla difesa “corpo a corpo” ordinata da coach Pavanello, tolgono lucidità e timing all’attacco di casa.
La partita ora si fa spigolosa, e anche quando gli arbitri (a volte forse troppo tolleranti) decidono di punire i difensori del Concordia, L’ARGINE non capitalizza i fischi accumulando una serie interminabile di errori dalla linea della carità.
Punto su punto la partita scivola via dalle mani biancoverdi, ed anche il sussulto finale, nel quale si riaccende baby Zac, rimane senza esito perché sul fallo sistematico i tiratori ospiti (al contrario dei loro colleghi in canotta verde) si dimostrano precisissimi (57 a 64 il finale).
Martedì prossimo Schio può quindi giocarsi il match point in casa, ma L’ARGINE non è intenzionato a recitare il ruolo dello sparring partner.
L’interessante gara 2 è in programma alle 21.15 presso lo storico palazzetto Don Bosco.